ORA DEL SALENTO SCRIVE...
Crisi e Territorio… Arnesano/Aumenta il disagio, cresce la solidarietà L’attenta analisi della Caritas parrocchiale evidenzia una situazione che non può essere sottovalutata. Il viaggio esplorativo nel territorio attanagliato dalla crisi economica continua con l’analisi ragionata della realtà di Arnesano. Le difficoltà crescenti sono state terreno fertile in cui è germogliato il seme della collaborazione tra la Parrocchia e il Comune, sino a far sbocciare il fiore dell’azione proficua di interventi comuni. Un’unione d’intenti che si è tradotta in caso singolare ed edificante in cui la paternità di un’iniziativa benefica come la tombolata dell’Epifania è attribuita dal sindaco al parroco e dal sacerdote al primo cittadino. Un esempio virtuoso di “concorso in assistenza ai bisognosi” che aiuta l’anima e il corpo.IL PARROCO/UNA COMUNITÀ ATTENTA AI POVERI Don Antonio Sozzo è Parroco della Chiesa Madre di Arnesano “Maria SS. Assunta” dal 2008, Giudice del Tribunale Diocesano e del Tribunale Ecclesiastico Regionale, oltre ad essere Cappellano della Polizia di Stato, ma soprattutto padre-pastore dei suoi parrocchiani dei quali si occupa con zelo cristiano e affetto fraterno. Don Antonio, come la crisi economica ha cambiato la fisionomia della Parrocchia e del paese? Io sono ad Arnesano da cinque anni e ho visto come la recessione economica ha cambiato la realtà sociale. Tre sono i mutamenti che voglio evidenziare: 1. Cinque anni fa, chiedevano di fare lavori di pulizia o assistenza agli anziani soli extracomunitari, oggi invece ricevo continue richieste anche da parte degli italiani. 2. Prima di questa crisi in piazza; davanti ai bar, c’erano solo anziani ora si trovano anche persone di 40, 50 e 60 anni, giovani e padri di famiglia senza lavoro che nel migliore dei casi fanno gli operai a giornata, e vanno avanti grazie alle pensioni dei nonni. 3. Nel corso di questi ultimi anni ma le richieste alla Caritas sono aumentate in modo notevole. Quando sono arrivato quest’organo pastorale era formato per la maggior parte da persone anziane, le incombenze socio-economiche hanno imposto una serie di interventi migliorativi. Così da un paio d’anni si è costituito un gruppo di giovani dai 27 ai 35 anni che ha dato vita ad una realtà più attiva e dinamica, con il preciso intento di trasformare la Caritas da ente preposto alla consegna dei pacchi alimentari a una struttura completa in grado di rispondere a tutte le esigenze delle persone non solo da un punto di vista assistenziale. Quali altre iniziative ha adottato la Parrocchia? Oltre alle attività della Caritas, i ragazzi dell’Azione Cattolica, del Catechismo e delle scuole medie e superiori, hanno chiesto alle persone del paese beni di prima necessità per tutti i bisognosi. È un’iniziativa che è stata fatta la domenica precedente al Natale e che sicuramente si ripeterà per le quaranta ore e per Pasqua. Collaborate con le istituzioni politiche? Ci tengo a precisare che la mia parrocchia, oltre alle proprie attività, collabora attivamente con l’amministrazione comunale ed esiste una continua cooperazione tra la parrocchia e i servizi sociali. Un rapporto che talvolta prescinde dal ruolo istituzionale, per esempio nel caso della tombolata dell’Epifania è stato il sindaco in persona a proporla, mentre la sagra che si svolge a luglio è un’iniziativa propria della Parrocchia. Entrambi gli eventi sono nati con l’intento di recuperare risorse economiche per la Caritas, ma l’aspetto rilevante è il forte sentimento di solidarietà che unisce tutto il paese e soprattutto le istituzioni. L’augurio più grande è che non si perda il senso di responsabilità che già dimostra la popolazione di Arnesano, e che si rafforzi l’attenzione verso altro e il comune senso di responsabilità. I NUMERI DEL BISOGNO Da poco tempo e sotto l’impulso propulsivo e costruttivo di don Antonio Sozzo, la Caritas di Arnesano è gestita da un gruppo di giovani fortemente motivati, meritevolmente impegnati nel sociale, e a stretto contatto con le realtà più problematiche. Pur nella difficoltà di recuperare informazioni specifiche della situazione degli aiuti elargiti dalla struttura, a causa di una mancanza di analisi pregresse, i giovani operatori della Caritas sono stati in grado di fornici i dati settoriali del contesto arnesanese. 44 14 UOMINI E 30 DONNE. DI QUESTE FAMIGLIE AIUTATE DALLA CARITAS, 5 HANNO UNA PENSIONE MINIMA, GLI ALTRI SONO DISOCCUPATI. 8 UOMINI DI ARNESANO. 5 UOMINI DI ALTRI PAESI. 1 UOMINI EXTRACOMUNITARI. 14 DONNE DI ARNESANO. 7 DONNE DI ALTRI PAESI. 9 DONNE EXTRACOMUNITARIE. IL SINDACO/POCHE RISORSE MA GRANDE SENSIBILITÀ Il dott. Giovanni Madaro, medico veterinario, è stato Sindaco dal 2005 al 2010, ora è al suo secondo mandato e da nove anni guida il paese in uno dei periodi più difficili della storia Patria. Dott. Madaro, quanto la città di Arnesano è interessata dalla recessione economica? Nella stessa misura in cui ha colpito l’Italia ed in particolare il Sud, coinvolgendo un po’ tutte le categorie: i giovani, i pensionati, le famiglie e le attività produttive. Quali sono le strategie d’intervento che sta impiegando la sua Amministrazione? Oltre a piccoli contributi economici per le famiglie indigenti, sostegno agli affitti, l’Amministrazione Comunale ha attivato Bandi ideati e realizzati con fondi comunali a sostegno della povertà: voucher lavorativi per persone indigenti (hanno partecipato 15 persone) e il pacco alimentare, già in corso da due anni, del quale ogni mese beneficiano 47 famiglie di Arnesano. Il giorno dell’Epifania, infine, l’Azione Cattolica ha finanziato e organizzato, con grande partecipazione dei cittadini, nel Palazzo Marchesale la consueta tombolata di beneficienza, grazie alla quale sono stati raccolti ben 1.500 euro che sono stati consegnati al nostro Parroco don Antonio Sozzo e alla Caritas Parrocchiale. Mi fa piacere ricordare che dal 2005 Sindaco e Amministratori Comunali devolvono ogni mese il 50% delle loro indennità per utilizzarli a fini sociali. Quali risoluzioni, nell’immediato e a lungo termine, a suo parere, sarebbe necessario attuare? Vista l’esiguità delle risorse economiche a disposizione del Comune, l’Assessorato alle Politiche Sociali, l’Ufficio Servizi Sociali ed il Segretariato Sociale di Ambito sono attivi e impegnati nella ricerca di servizi ed aiuti esistenti in Provincia ed in Regione per metterli a disposizione dei cittadini bisognosi, per esempio: corsi retribuiti, piccole occasioni formative, finanziamenti, sconti, bonus. Le soluzioni in un periodo più ampio vanno ricercate nell’Ambito Sociale di zona che è lo strumento associativo degli interventi intercomunali delle Politiche Sociali. Spero, soprattutto, che la lotta alla povertà diventi la priorità nelle politiche governative nazionali. Estratto dall'Ora del Salento del 24/01/2014 |